GIULIANOVA, 18.9.2013 -
Lo stadio “Rubens Fadini” ha ottenuto
l'agibilità. La Commissione pubblici spettacoli
ha infatti espresso parere favorevole
all'agibilità dell'impianto sportivo sulla
scorta degli interventi di adeguamento e messa a
norma effettuati dall'Amministrazione comunale
e, pertanto, stamane è stato firmato dal
dirigente Andrea Sisino il relativo documento.
Esulta il sindaco Francesco Mastromauro,
che afferma come oggi sia una “giornata
storica”.
“La definizione non è per nulla enfatica
perché mai il “Fadini”, prima di oggi, aveva
ottenuto l'agibilità. Tanto è vero che gli
incontri si sono potuti sinora disputare solo
grazie alle ordinanze firmate da me e dai miei
predecessori. Ma i sindaci che mi hanno
preceduto, a differenza di me”, continua il
sindaco, “non hanno mai dovuto fare i conti
con le più rigorose prescrizioni sulla sicurezza
degli stadi contenute nei decreti Pisanu, in
particolare con il terzo riguardante gli
impianti, né con la più recente normativa che ha
imposto per ogni stadio il certificato di
prevenzione incendi. I nostri primi interventi
sullo stadio, vorrei ricordarlo, risalgono
all'agosto del 2009, a poco più di un
mese dall'insediamento della Giunta, nel segno
di un'attenzione costante che ha condotto, nel
2010, a lavorare sul progetto
definitivo-esecutivo delle opere necessarie al
completamento dei lavori sul “Rubens Fadini”, su
cui la Commissione pubblici spettacoli espresse
parere favorevole il 10 settembre di
quell'anno, necessari per ottenerne, appunto,
l'agibilità, avendo comunque cura di assicurare
la fruibilità degli impianti in occasione delle
partite anche se a capienza ridotta. Fu pertanto
una doccia fredda l'imposizione, decisa non per
ragioni disciplinari ma solo sulla scorta della
frase di un funzionario dei Vigili del Fuoco
messa a verbale il 27 gennaio 2012, di
far disputare le partire a porte chiuse contro
la quale mi opposi fermamente il 7 marzo
sempre del 2012, inviando una lettera di
protesta
al ministro dell'Interno Cancellieri, a
Prefetto, Questore e Presidente della lega
in cui chiedevo di sapere quali fossero, nel
resto d'Italia, gli stadi non a norma in cui si
continuava a giocare.
E ritenendo di aver subito un'ingiustizia, il
28 marzo seguente firmai l'ordinanza di
riapertura dello stadio
per la partita Giulianova–Vigor Lamezia, fissata
per il 1 aprile, che consentì alla nostra
squadra di ottenere la salvezza sul campo mentre
io e il dirigente Sisino, come “regalo”, venimmo
rinviati a giudizio. E per aver consentito la
disputa di quella partita ci troveremo come
imputati in un processo penale.
Credo si ricorderanno anche le mie dichiarazioni rese note il
13 aprile riguardo al fatto che si stesse
perpetrando nei confronti della nostra città una
vera ingiustizia aggiungendo anche come
il Campionato fosse stato falsato venendo
avvantaggiate quelle squadre alle quali veniva
permesso di giocare nei loro stadi, anche se non
a norma. La questione
– dice ancora il primo cittadino - divenne
nazionale con la repliche, il 14 e il 15
aprile, rispettivamente del Direttore
generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli,
e del presidente della Lega Pro Mario Macalli.
Questa cronistoria, con l'aggiunta della
denuncia penale a mio carico, andava perlomeno
ricordata anche se adesso provo solo una grande
soddisfazione per l'importante traguardo
raggiunto. Un obiettivo finalmente conseguito
che premia i nostri sforzi e che rende quello
odierno, come dicevo, davvero un giorno storico
per la città e la nostra squadra. In
conclusione, da oggi quello di Giulianova, oltre
all'altro del capoluogo, è l'unico stadio a
norma della provincia di Teramo; ed uno dei
pochi in Italia fra quelli di vecchia
generazione”.
Coordinatore Ufficio Stampa
Dott. Sandro Galantini
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