Tanto rumore per poco

di Ludovico Raimondi

GIULIANOVA, 3.4.2016 - Pirotecnico 3-3 al Fadini nel 47° derby tra Giulianova e Chieti. Un pareggio che ha divertito magari il pubblico per le dinamiche attraverso le quali è maturato ma un po' meno le due squadre, particolarmente allegrotte in fase difensiva. Il punto, difatti, non serve granchè a nessuna delle contendenti per raggiungere i rispettivi obiettivi, di salvezza dei giallorossi e di play off dei teatini. Per Ugo Dragone, rimasto a casa influenzato, e il suo vice Andrea Scarpantoni, al comando delle operazioni in panchina, un debutto agrodolce. Il Giulianova ha tenuto botta nel primo tempo, ma alla distanza ha pagato dazio sul piano non solo tecnico, nel confronto con il meglio attrezzato Chieti, ma anche atletico, per via del numero ridotto degli allenamenti deciso dalla squadra per la mancanza di rimborsi delle spese annunciata dalla società. Certo, per il cuore gettato oltre l'ostacolo nelle situazioni di caos in cui si ritrovano, i giocatori non potevano fare di più e meritano un dieci e lode.

Primo tempo (2-2)

Il Giulianova, rimaneggiato dalle assenze degli squalificati Giampaolo e Straccia e dagli infortunati Sbaraglia e Mancini, scende in campo sul 4-2-3-1, con i  rispolverati Silvestri e Vita doppi mediani. Spesso, però, lo schema si trasforma in 4-4-2 con Emili più vicino alla punta più avanzata Di Stefano e Pellecchia e Marzucco esterni di centrocampo.

Marino, che deve rinunciare allo squalificato Massimo, ripropone invece il 4-3-3 delle ultime giornate.

9' Dopo le prime schermaglie senza esiti, la partita si sblocca. Fallo di Sbardella su Emili al limite dell'area. Pellecchia "buca" la barriera con un rasoterra a pelo d'erba che sorprende De Deo: 1-0

10' Ancora Pellecchia si fa applaudire per un sinistro da posizione decentrata che De Deo respinge con difficoltà praticamente vicino al palo

30' Pareggio del Chieti. Stilettata dai 25 metri di Fiore, Proietti respinge difettosamente sui piedi di Varone che, favorito anche da un rimpallo ancora sul portiere, ribadisce in rete: 1-1

31' Ci riprova il Giulianova con una bordata micidiale di Di Stefano ribattuta dal portiere teatino

32' Al secondo tentativo l'attaccante va a bersaglio. Traversone dalla destra di Pellecchia, Di Stefano anticipa tutti e con uno stacco imperioso gira di testa in goal a fil di traversa facendo secco De Deo: 2-1.

36' Nuova parità. Traversone dalla sinistra di Comini per Fiore che incorna nell'angolo alto alla destra di Proietti senza incontrare decisa opposizione dai difensori locali: 2-2

Voto 6.5, per ritmo ed emozioni delle reti tra errori tattici e individuali, soprattutto nelle rispettive difese.

Secondo tempo (1-1)

1' Chieti pericoloso con Comini in area. Il suo traversone passa davanti al naso dell'ex Dos Santos e Fiore.

3' Clamorosa occasione per Dos Santos che, trovatosi solo davanti a Proietti sugli sviluppi di un calcio di punizione di Fiore, batte a colpo sicuro ma il portiere giallorosso compie una prodezza nel salvare in angolo.

20' Riccucci trova lo spiraglio giusto tra le maglie degli statici difensori giuliesi, dopo un batti e ribatti in area nato da azione di calcio d'angolo. Coronamento della supremazia territoriale e di gioco dimostrata dai neroverdi nella ripresa: 2-3

26' Super palla goal per l'avanzato Sbardella su cross preciso di Del Grosso. La deviazione praticamente davanti alla porta viene smanacciata miracolosamente da Proietti.

32' Ancora Chieti. Il solito Comini pesca il solito Fiore la cui semigirata volante è braccata dal portiere locale

33' In apparenza tramortito, sul piano psicofisico, il Giulianova, alla prima vera occasione della ripresa, trova un lampo per riportare la gara sulla parità. Tiro-cross di Alessandroni che viene arpionata da Marzucco che deposita in rete, anche in questo caso con la complicità di una leggerezza difensiva avversaria: 3-3

39' Giulianova in dieci. All'arbitro non sfugge una gomitata di Alessandroni a Del Grosso. Rosso diretto per l'attaccante e forzata sostituzione del difensore dopo le prime cure dei sanitari.

Voto 6.5, idem come il primo tempo per le emozioni, ma con la differenza di una superiorità del Chieti sul piano atletico e del gioco non sfruttata con il necessario cinismo e la giusta cattiveria agonistica da parte dei neroverdi.

La vigilia

Giulianova, la prima delle sei finali per la salvezza

GIULIANOVA, 2.3.2016 - Il 47° derby con il Chieti piomba al Fadini a capo di grandi fibrillazioni che, semmai ce ne fossero bisogno, hanno reso di fuoco quattro giorni del Città di Giulianova. Da mercoledì sera, a seguito della sconfitta di Avezzano, sono stati esonerati Michele Gelsi e Fabrizio Pisano per fare posto alla nuova coppia di tecnici Ugo Dragone e Andrea Scarpantoni. Questi, pertanto, faranno il loro esordio contro i neroverdi con l'obbligo di fare meglio dei predecessori Gelsi-Pisano (10 punti 12 partite, media 0,83 cadauna) e Giorgini-Tortorici-Pagliaccetti (12 in 16 gare, media 0,75 cadauna). Soprattutto Dragone confida di richiamare il pubblico del Fadini nel ricordo del suo rapporto di amore con la curva ovest che intonò per lui il mai dimenticato coro "salta con noi Ugo Dragone" nel biennio della militanza del terzino nel Giulianova di Giorgini in Serie D nel 1993/94 e di Gianni Simonelli nel 1994/95 in C2. Ai tifosi piaceva il suo spirito battagliero e indomabile, lo spirito che Dragone allenatore cercherà di trasmettere alla squadra di oggi, fanalino di coda, particolarmente bisognosa di trasfusioni di carattere e di sangue giallorosso per tentare la miracolosa impresa di salvarsi almeno tramite i play out. Con il Chieti inizia perciò il "mini torneo di 6 partite", come ha definito Dragone il rush finale che non ammette più battute d'arresto. E' confortante e lodevole che tutti i giallorossi siano disponibili, anche quelli che si temeva potessero seguire le orme di Gelsi, e fatta eccezione,  ovviamente, per gli squalificati Giampaolo e Straccia, l'infortunato Sbaraglia e il febbricitante Mancini. L'assenza di quest'ultimo è compensata dal rientro di Marini. Giulianova privo, dunque, di elementi importanti, uno per ogni reparto, ma Dragone e Scarpantoni non se ne fanno impressionare. Singoli a parte, a loro interessa l'atteggiamento della squadra nel suo insieme. Schieramento comunque non stravolto (sul 4-2-3-1) rispetto al solito anche considerando i tempi brevi di lavoro dei nuovi tecnici.