Cittadino
Governante: «Parco Franchi, la verità sta nei fatti»
GIULIANOVA, 11.8.2020 -
Negli ultimi giorni sui social alcune persone si sono
sbizzarrite con ricostruzioni fantasiose della vicenda
riguardante il chiosco nel parco Franchi per poi
aggredire il Cittadino Governante, giungendo persino
agli insulti e alle offese personali. Ovviamente siamo
ben consci che facebook oltre a post seri, utili al
confronto, permette la diffusione delle menzogne e della
volgarità. Ovviamente noi non scenderemo mai su questo
terreno.
Pregheremmo però tutti coloro che vorranno ancora
parlare di questo tema e tutti coloro che hanno già
affermato cose non vere e talvolta inaccettabili di
tenere bene a mente questi fatti:
In consiglio comunale nel 2012 quando ci fu
l’approvazione del Piano Chioschi dicemmo che era
inopportuno realizzare un chiosco-ristorante di 100
mq. con giardino riservato nel parco Franchi e
suggerimmo che quantomeno si prevedesse un piccolo
chiosco, posizionato nelle zone più interne. La
maggioranza non volle ascoltare.
Nel 2016 quando si ebbe notizia dell’apertura del
cantiere, con un comunicato facemmo presente che
quanto era stato assentito dall’amministrazione non
poteva essere realizzato perché non rispettoso del
PRG e del Piano Chioschi.
Promuovemmo, poi, un’assemblea pubblica molto
partecipata al Kursaal insieme al M5S.
Infine all’indomani della colata di cemento armato
su cui è stato poi eretto il chiosco-ristorante
organizzammo un partecipato flash-mob attorno
all’area interessata dalla costruzione - realizzata
poi, irregolarmente, con forte impatto, in prima
fila sul lungomare monumentale, giacchè il piano
chioschi approvato dal consiglio comunale lo
prevedeva al centro del parco - a cui parteciparono
oltre al Cittadino Governante, il M5S, e anche l’ex
sindaco Gerardini, uno degli artefici principali
della destinazione a parco pubblico della proprietà
Franchi.
Tutto questo è stato detto e fatto prima che venisse
realizzato il chiosco-ristorante anche con l’intento
di evitare di far spendere inutilmente soldi al
titolare.
Non siamo stati ascoltati, si è voluto andare avanti
con la costruzione ma quando ormai era finita è
arrivata la sentenza del TAR (Tribunale
Amministrativo Regionale) a cui aveva inoltrato
ricorso un confinante.
Una sentenza che ha annullato il Permesso di
costruire rilasciato dal Comune. Una sentenza non
sanabile in alcun modo e che prevede il ripristino
dei luoghi.
Infatti il Sindaco dell’epoca si è ben guardato sia
dall’appellarsi, sia dall’autorizzare l’apertura; e
quello attuale ha permesso di forzare la legge per
consentire l’apertura.
Alla luce della sequenza dei fatti sopradetti, tutti
incontrovertibili, documenti alla mano, si evince
facilmente che noi del Cittadino Governante non abbiamo
alcuna responsabilità in quello che è successo:
Da una parte perché non governavamo noi e quindi non
siamo stati noi a rilasciare il permesso di
costruire.
Dall’altra perché
il provvedimento di annullamento del Permesso di
costruire l’ha adottato la magistratura su esposto
di un privato confinante e non Il Cittadino
Governante.
Semmai abbiamo avuto, invece, il merito di dire, prima
che iniziassero i lavori, che era opportuno fermarsi per
evitare di compiere irregolarità.
Se ci avessero ascoltato il Comune non avrebbe avuto una
problematica giudiziaria così spinosa da affrontare e
soprattutto il proprietario del chiosco non avrebbe
effettuato un investimento incauto.
Purtroppo a Giulianova da anni non c’è più il buon senso
e pur di assecondare richieste inopportune le
amministrazioni sono arrivate persino a violare le leggi
e le norme. Noi del Cittadino Governante in più
occasioni abbiamo preventivamente cercato di evitare
errori che sono stati compiuti in aree molto delicate
della nostra città.
Chiediamo, quindi, a tutti coloro che hanno parlato,
sentenziato, offeso o aggredito volgarmente la nostra
associazione e alcuni nostri esponenti, non sapendo
nemmeno di cosa stessero parlando, se non ritengano di
aver esagerato e di averci accusato ingiustamente.
La partecipazione alla vita pubblica da parte di tutti,
in democrazia, è assolutamente necessaria e noi siamo i
primi ad auspicarlo - non a caso abbiamo scelto il nome
di Cittadino Governante – ma per partecipare occorre
seguire per bene, nel corso del tempo, il dibattito
pubblico, documentarsi e poi dire la propria,
specialmente quando si lanciano pesanti accuse che
diffamano persone per bene che vogliono bene alla
propria città e si impegnano per proporne la
salvaguardia del bello esistente e la valorizzazione
delle tante potenzialità ancora inespresse per
rinvigorire l’economia locale turistica e non solo, e
per accrescerne la vivibilità.
Associazione Cultura
Politica
Il Cittadino Governante
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