Guardiagrele
(Ch),
20.11.2012 (Numero 3)
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Guardiagrele, in provincia di Chieti,
Alt.m: 576 metri Nome abitanti: Guardiesi N.
abitanti: 9497 Patrono: San Donato, 7 agosto
La città della pietra fa parte della comunità
montana della Maielletta ed è situata
nell’Abruzzo Citeriore. Da Guardiagrele
attraverso una strada panoramica si raggiunge la
località turistica di Bocca di Valle, ricca di
faggeti e di cespugli di frutta selvatica, da
cui i boscaioli traevano legna per fare carboni.
Il
toponimo Guardiagrele
probabilmente deriva da Ælion (sole), un
antichissimo nome solare così viene definita da
Gabriele
D'annunzio, nel romanzo Il
trionfo della morte, o
deriva da Grelion dal nome del capitano greco,
Grelio.
Altri storici fanno risalire l’etimologia di Grele
da ocrilis, attributo di ocris, altura. Il
termine guardia, invece, proviene dalle parole germaniche warda o warte,
utilizzate per indicare letteralmente un
osservatorio, un belvedere, un posto di vedetta
militare.
Stemma:
Un leone che sorregge una bandiera a fondo
granata.
Chiese e Monumenti: Chiesa di Santa Maria
Maggiore
(secolo XI-XIV). Sul fianco destro rilevanti
stemmi araldici delle famiglie che governarono
Guardiagrele. Chiesa di San Francesco
(secolo XIII), elementi architettonici
importanti: portale d’ingresso e
facciata, Chiesa di San Silvestro (secolo
XII), sconsacrata già a partire dagli anni ’60,
Chiesa di Santa Chiara (secolo XI),
elementi architettonici importanti: altare
maggiore, pulpito ligneo.
Musei:
Musei del Costume e della tradizione della
nostra gente, Archeologico e del Duomo, Museo
dell’artigianato artistico
Folklore:
Rievocazione Ius Primae Noctis, sfilata delle
conche in onore di San Donato, trebbiatura coi
cavalli
Agricoltura
Grano, ortaggi
Artigianato:
Si distingue la lavorazione del ferro battuto,
del rame martellato e dell’oreficeria
filigranata. Guardiagrele vanta una delle più
antiche zecche d’Abruzzo e scuole di smalto. Tra
le forme di artigianato si distingue la
lavorazione dei tessuti contadini
Prodotti tipici:
Verdure e legumi, braciole di carne di cavallo o
di asina, sise delle monache, dolce decantato
dal poeta Modesto della Porta, baci di dama,
cicerchiata al miele |