Pescara, 2.6.2012 -
Con
sorprendente taglio xilografico, che riporta
all’infanzia dell’incisione xilografica,Vito
Giovannelli ha ripreso di spalle la merlettaia
Maria Concetta Egidio mentre è intenda a
lavorare all’uncinetto. La xilografia,
apparentemente di poco disegno, rende
sinteticamente la figura della merlettaia al
lavoro e contemporaneamente mette in evidenza la
tridimensionalità dell’anziana artigiana
abruzzese, seduta su una tipica sedia costruita
dagli artigiani di San Pietro, frazione di Isola
del Gran Sasso. Anch’io diverse volte ho visto
Maria Concetta Egidio al lavoro e, malgrado lo
schematismo ripetitivo di quest’arte
squisitamente femminile, ho apprezzato il suo
quotidiano impegno verso l’arte dell’uncinetto,
settore manifatturiero che richiede costante
applicazione se si vogliono raggiungere
determinate connotazioni individuali. Più che
dalla sua figura, però, sono stato attratto dai
suoi lavori di significativa qualità decorativa.
Lavori che non danno per nulla il senso del
rimpicciolimento, nonostante i merletti siano
manufatti espressi in pochi centimetri quadrati,
con motivi a volte ripetuti all’infinito. Dei
merletti di Maria Concetta Egidio e delle sue
tovaglie d’altare si sono espressi competenti
studiosi. In questa sede mi piace segnalare la
finezza dei suoi centrini, perché alcuni,
credo, derivino dai rosoni del
romanico-abruzzese. Tra questi segnalo anche uno
che riprende e interpreta la struttura dei
cristalli di neve. In questa sede, inoltre,
voglio rendere pubblica una notizia: Maria
Concetta Egidio è la mamma di Vito Giovannelli,
incisore di conclamata fama e noto studioso
delle nostre tradizioni popolari. |