GIULIANOVA,
2.01.2015
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La serie delle conferenze stampa continua nel Città di
Giulianova: oggi pomeriggio ha parlato la squadra. Prima
della sosta
di Natale, la serie fu aperta il 18 dicembre dal
presidente Antonio Esposito che, affiancato dai tifosi,
annunciò la riconsegna delle
chiavi della società al sindaco
Francesco Mastromauro provocandone
la dura reazione e la replica che due giorni dopo seguì,
a distanza di pochi muniti, quella
dell'ex amministratore delegato Ferdinando Perletta, il
quale promise solennemente che avrebbe presentato entro la
fine dell'anno appena passato le dimissioni necessarie a
sbloccare la situazione, vertenze a parte,
per il passaggio formale della società nelle nuove mani di
Esposito. Dimissioni che non sono arrivate, come non è
arrivata ancora la composizione delle vertenze con
l'ex allenatore Ronci e con gli ex giocatori Rinaldi,
Iachini, Conti, Fantini e Broso. Perletta, durante la sua
conferenza, aveva
dichiarato di aver trovato un accordo con
tutti, ma ad oggi la situazione è immutata e, dopo le
rivendicazioni di Rinaldi e
Iachini, nelle prossime settimane
rischiano di arrivare le altre che farebbero scattare punti
di penalizzazione sul capo del Giulianova.
Di fronte allo stallo attuale, oggi pomeriggio è stata la
volta dei giocatori chiarire pubblicamente la propria
posizione e il delicato momento in cui si trovano, tanto da
mettere a rischio la stessa partenza per la trasferta di
Macerata di domenica prossima. La loro delegazione, guidata
dal capitano Danilo Testoni e dall'esperto Maurizio Nassi,
presenti anche Esposito, Ferrante, De Matteis e Raparo, ha
tenuto una conferenza stampa aperta, in realtà, da d.s.
Moris Carrozzieri. «Questa mattina abbiamo incontrato
Perletta, riguardo le vertenze che deve pagare e la famosa
firma sul conto corrente - ha riferito Carrozzieri -Perletta
ha parlato anche con i giocatori ed ha rinnovato fino al
prossimo mercoledì l'impegno di risolvere tutto entro il 31
dicembre. Se non manterrà nemmeno questa volta la sua
promessa, saremo costretti ad agire di conseguenza. Noi,
come nuova società, il mercoledì successivo alla partita
interna con la Sambenedettese pagheremo lo stipendio di
novembre comunque vadano le cose».
Testoni e Nassi hanno
dichiarato: «Non siamo qui per reclamare lo stipendio di
settembre, che spetta a Perletta, o quello di novembre, che
il presidente Esposito ha garantito di pagare fra un paio di
settimane. Il problema vero è che in ballo il nostro futuro.
Se dovessimo giocare la gara a Recanati dell'11 gennaio,
ovvero la prima del girone di ritorno, non potremmo più
svincolarci ne' accasarci in altre società. Ma se Perletta
non risolverà le vertenze, l'attuale società si tirerà
indietro e l'ex amministratore, è ovvio che non potrà
garantire il mantenimento del Giulianova. In quel caso, ci
troveremmo senza società, senza stipendi e senza la
possibilità di trovare una sistemazione altrove. In sostanza
- hanno concluso sconsolati i giocatori come se avessero
imboccato un tunnel di cui non si vede la luce dell'uscita -
se Perletta non rispetterà l'accordo assunto con noi,
rischieremo di non prendere un solo euro fino a maggio, e
quindi non giocheremmo più. C'è gente che ha famiglia, chi
non può più spostarsi nemmeno per gli allenamenti e non
riuscirebbe a giocare senza garanzie fino al termine della
stagione».
Al termine
dell'incontro con la stampa, un tifoso ha avuto un
breve confronto con la squadra,
invitandola solo a giocare, mentre prima della seduta
pomeridiana è stato Carrozzieri a parlare ancora con i
giocatori. Conclusione: la squadra scenderà regolarmente in
campo all'Helvia Recina, ma non lo faranno a Recanati se,
mercoledì prossimo Perletta non avrà mantenuto il suo
impegno. |