GIULIANOVA, 15.6.2015 -
Il Città di Giulianova continua a vivere una situazione di
stallo che preoccupa per le sorti future della società e per
l'iscrizione al prossimo campionato di Serie D. L'unica
iniziativa che al momento risulta in piedi è quella portata
avanti dall'avvocato Berardo D'Antonio che, insieme ad altri
appassionati, tra i quali Gabriele Cervellini e Franco
Feliciani, presidente della squadra femminile, cerca di
coinvolgere parte dell'imprenditoria locale per raccogliere
il badget necessario a pagare gli stipendi di aprile e
maggio ai giocatori e predisporre la documentazione da
presentare alla Lega Nazionale Dilettanti. D'Antonio,
affiancato da Francesco Giorgini, che sta svolgendo un ruolo
più dirigenziale che tecnico con l'intento di salvare la
baracca e tenere in vita la fiammella della speranza per un
futuro sicuro almeno nell'immediato, ha avuto assicurazione
dell'impegno del sindaco Mastromauro a sensibilizzare
l'imprenditoria e sono anche incoraggiati dalla
disponibilità di Aldo Di Battista, referente della Ditta
Di.Ba. Metalli, a contribuire quantomeno con una
sponsorizzazione alla riuscita dell'operazione
salva-Giulianova sebbene non con una responsabilità diretta
per impegni aziendali fuori dell'Italia. Di Battista, del
resto, è risultato fondamentale già nel superare situazioni
delicate negli ultimi due anni. Gli stessi giocatori che
sono disposti a rimanere e che costituirebbero l'ossatura
della squadra nel prossimo campionato, sono in trepidante
attesa e c'è il rischio di perderli di fronte alle richieste
di altre società. Insomma, il calcio giallorosso è di nuovo
in cattive acque ma l'ansia che serpeggia nell'ambiente è
accompagnata anche da una profonda delusione e amarezza per
quello che sembra essere un dietro-front di Enrico Massi e
il Gruppo Ettore Gomme dopo le aspettative suscitate con
l'interessamento per il rilevamento del Città di Giulianova.
In fondo, partì dallo stesso gruppo, tramite il
commercialista pescarese Vincenzo Serraiocco, l'iniziativa.
Si dice che Massi voglia un Giulianova a debito zero,
compresa la risoluzione del rapporto con Ferdinando Perletta
e i soci del Cologna, e "ripulito" dell'attuale dirigenza,
in primis il presidente dimissionario Antonio Esposito. Se
ne dicono tante, forse troppe in giro, ma quello che è certo
è il silenzio dietro il quale ora si nasconde il gruppo. Del
resto, sulla sua posizione non ha mai emesso un comunicato
stampa che la rendesse pubblica e chiara a tutti.
Vincenzo Raimondi per Il Centro |