NEW YORK,
14.2.2015 –
Si chiamava “Boxe Match Sport”, viveva negli
anni ’60-’70, era l’abbecedario pugilistico di
mezzo mondo e non temeva la competizione
dell’omologo e noto statunitense “Boxe Ring”.
Questo servizio vuol essere un postumo
riconoscimento e elogio al lavoro, alla volontà
e alla passione di due egregi colleghi e
direttori del settimanale, Gilberto Evangelisti
e Rodolfo Sabatini, e del cronista, per le tre
voluminose “enciclopedie” che seppero
racchiudere articoli, cronaca, commenti,
interviste di attualità, avvincenti e attuali
considerate le distanze e la scarsità di mezzi
elettronici, che oggi abbondano.
La chiamavano “La Bibbia” pugilistica italiana,
che non si lasciava sfuggire i grossi calibri e
le categorie dove combattevano Nino Benvenuti,
Livio Minelli, Giulio Rinaldi, Sandro Mazzinghi,
Bruno Arcari, Carmine Basilio, Joey Giardiello,
Sandro Lopopolo e altri ancora.
Da questo “messale” pugilistico, emersero, nei
dettagli, Rocky Marciano, Muhamad Ali, Joe
Louis, Jack La Motta, Tunney, Dempsey, La
Motta, Williams, Paterson, Terrell, e chi più ne
ha più ne metta. Uno scandalo sportivo, per Boxe
Match, non poteva passare inosservato ma veniva
spogliato nei minimi dettagli e approfonditi
dall’acume, passione e intelligenza dei colleghi
collaboratori del settimanale, “orgoglio del
tricolore”.
Il 20 febbraio 1964, all’idea del cronista, fu
dedicata una pagina per le interviste con noti
personaggi, dando vita così alla rubrica “20
domande a..” che ebbero per “padrino” Rocky
Marciano, il sempre grande Toro di Brockton di
origini abruzzesi. Sembra superfluo asserire che
quelle pagine tennero banco per un tempo
indefinito, e noi oggi le rispolveriamo sicuri
di far cosa gradita ai nostri lettori
appassionati e nostalgici dell'epopea del
pugilato. In questo terzo appuntamento
La penna di Lino Manocchia
20 DOMANDE A… SONNY LISTON
Quando
a Miami, il 25
febbraio 1964 l’ex “Sua Maestà” Charles
Sonny Liston a 32 anni incontrerà l'emergente
“poeta” Cassius Clay”,
22, per il titolo mondiale dei Pesi Massimi,
perderà (nella foto il momento
del ko) ma incasserà qualcosa come un
milione di dollari. Netti.
La
vittoria di Pirro -scontata - a distanza di
settimane non meraviglierà nessuno. L’avversario
non è un Marciano e gli sportivi lo sanno, ma,
intanto tutti correranno al ”match del secolo” e
tutti pagheranno somme favolose per la ripresa
dell’incontro dell’ultracortissimo metraggio.
Consentitemi di aggiungere un dettaglio curioso,
ma vero. Lo scrivente si era recato alla
palestra della Quinta strada di Miami per
osservare e riportare a Stadio
l’atmosfera della vigilia.
Giunto al
centro, dove un vecchio oriundo abruzzese
spolverava le poltrone, chiesi di Cassius Clay e
del suo scontro "reclamisticamente" bombardato:
«Iye nun ne saccie niende. Addumanne a chillo
signore co lu “panizzo”». Timidamente il
cronista avvicinò il signore, possessore di un
anello papale, il quale appreso chi fossi, mi
chiese: «Vuoi scommettere? Dai, scommetti
assai, vincerai». Dopo una breve pausa
riprendeva, ricordati che vincerà Cassius Clay
in sei round. Dai scommetti, scommetti. Ignorai
la scommessa, corsi alla telescrivente non molto
distante e scaricai una colonna di notizie e
quindi il pronostico, che Stadio usò
sparando a tutta pagina, che il “poeta” avrebbe
vinto in 6 riprese.
Risultato?
L’Associated Press, l’indomani del
combattimento, riportò che il collega italiano
della RAI aveva azzeccato, con
precisione, l’esito del match del secolo.
Strano,
incredibile, ma vero! Intanto, non scommettendo,
persi l’occasione di intascare una somma da
Pascià...
Dopo
Miami sarai miliardario. Cosa intendi fare?
«Combattere, combattere, combattere»
Ma gli
avversari dove li trovi?
«C’è
tanta gente che desidera essere accoppata. Che
si faccia avanti»
Ti
consideri completamente redento, dopo il tuo
passato?
«Il passato
è morto, conta il futuro al quale guardo con
molta aspirazione»
Se
Marciano fosse ancora sul palco cordato avresti
paura?
«Di
Marciano? Si e no…forse si. Ma lasciamo le cose
come
stanno»
Sei
stato sempre forte anche da ragazzino?
«Da giovane
avevo paura delle lucertole,ma avevo dei muscoli
da far tremare un gigante»
Dopo il
pugilato qual è il tuo hobby?
«Il
ballo…quello indiavolato…»
Hai mai
pensato prima di un match: ”Potrei…perdere”?
«Sono
forse pazzo da fare una cosa simile?»
E’ vero che ti consideri un “dongiovanni
rubacuori”?
«Lo chieda
alle signore, non a me. Io non sono “show
off”
(fanatico) »
Quanti
round concedi a Cassius?
«Potrei
portarlo avanti per diverse riprese, ma a che
pro?
Per
rovinarlo?»
Ma non
lo rovini di più se lo metti giù in due colpi?
«Dipende da
come si guarda la cosa»
Quanto
vorresti per batterti con un campione italiano?
«Nulla,
soltanto un po’ di sole della vostra magnifica
Penisola»
Sei
sentimentale?
«A seconda
delle circostanze»
Come
investi i tuoi guadagni?
«Lei è
curioso come tutti i giornalisti, ma a lei che
glie ne importa?»
Mi
presteresti 100 mila dollari?
«Se i suoi
giornali firmano una cambiale»
Quando
sei tornato nel carcere del Mississipi in veste
di campione (per K.O. su Floyd Patterson) che
effetto ti ha fatto?
«Ho provato
compassione per i miei ex compagni. Ho capito
quanto sia bella la vita, la libertà e l’amore
per il prossimo»
Parlando
con Rocky Marciano o Joe Louis cosa provi?
«Rispetto
per i pugili più grandi della storia»
E’ vero
che i famigerati “racheters” di Filadelfia
posseggono ancora le tue “azioni”?
«E’ vero
che lei fa parte del Comitato Kefauver per
epurare la boxe?»
Dopo la
prigione si parlava del tuo desiderio di
abbracciare la carriera ecclesiastica, dalla
quale hai imparato molto. Vero?
«O si, si…
Volevo fare tante cose, non ho fatto nulla. Sono
finito in galera, e non per colpa mia»
Hai
bisogno di auguri per il match con Cassius Clay?
«Debbo
risponderle?»
Mi vuoi
rivolgere una domanda?
«Certo, ma
dopo il match...» |