PESCOCOSTANZO (Aq),
11.12.2012
(Numero 6)
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Pescocostanzo
(Aq) Alt m. 1395 Nome abitanti: Pescolani N.
abitanti: 1179 Patrono: San Felice, 8 agosto
Fa parte della Comunità montana Alto Sangro e
altopiano delle Cinque Miglia. E’ situata
nell’Abruzzo Ulteriore.
Il toponimo:
deriva dalle parole Pescus Costantii, Pesco per
esattezza deriva da pesco, diventato poi
pesculum, è la zona rocciosa su cui sorge la
città originaria, del vocabolo Costantii non si
hanno notizie attendibili.
Lo stemma presenta:
tre monti sormontati dalle lettere PC, una
corona regale, una fascia trasversale.
Chiese e Monumenti: Basilica di Santa Maria del
Colle
(XV sec), elementi architettonici di rilievo:
portale settentrionale, cappella del sacramento,
pulpito cinquecentesco, palco per l’organo,
cancello in ferro battuto realizzato dalla
famiglia Di Santo, soffitto a cassettoni.
Chiesa di Santa Maria del Suffragio dei
Morti con: portale settecentesco, altare in
legno di noce, soffitto a cassettoni in legno.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XVI
sec), elementi architettonici importanti:
rosone, portale nord in chiaro stile tardo
romanico, oculo, altare ligneo. Chiesa di
Sant’Antonio Abate (XIII sec) elementi
architettonici di rilievo: torre campanaria.
Palazzo Fanzago (XVII sec) elementi
architettonici importanti: nicchie barocche in
pietra locale. Palazzo del Governatore,
Palazzo Comunale elementi architettonici
importanti: torre dell’orologio. Palazzo
Grilli (XVI sec) strutture architettoniche
considerevoli: torrette angolari, portali in
basso rilievo. Palazzo Mansi (XVI sec)
elementi architettonici importanti: portale.
Palazzo Ricciardelli (XVI sec): portale,
balconi in ferro battuto. Casa D’Amata (XVI
sec) elementi architettonici importanti: vignale
(profferlo), porte.
Musei:
Museo di arte sacra con rilevanti tele
seicentesche e calici trecenteschi nella
colleggiata di Santa Maria del Colle, Museo del
Tombolo dove figurano considerevoli opere in
punto aquilano.
Folklore,
oltre alle
manifestazioni tradizionali, Festa di
Sant’Antonio Abate, Benedizione e distribuzione
delle palme, Celebrazione nel Suffragio delle
quaranta ore, Festa della Madonna del colle,
Novena di San Felice, dell’Immacolata Concezione
e di Natale è da considerare il vestito
giornaliero che, in un certo senso, appartiene
all’abbigliamento della Valle Peligna.
Agricoltura:
silvicoltura e pastorizia,
Artigianato:
Lavorazione del Ferro battuto, sviluppo
dell’arte orafa con tecniche a fusione, a stampo
e in filigrana, esempio di grande gusto è la
presentosa. Lavorazione del merletto a tombolo,
tessitura e creazione di bancali, che
inizialmente venivano utilizzati come coperte da
tavola o copri letti.
Prodotti tipici:
piatto a base di tacconi e spinaci selvatici. |