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Numero 13 - Settembre
 
il profilo
 

 

Vittoria Camarra, 20 anni, mamma bosniaca e papà teramano, è nata e cresciuta a Giulianova. Studentessa al Liceo Scientifico "M. Curie" della cittadina adriatica, ha iniziato a lavorare come modella a 15 anni per la “WhyNot models”, lavorando in diverse località italiane, a Londra, in Germania, in Cina. Ha agenzia in Sud Africa e ha avuto opzioni di lavoro in tutto il mondo.

Alta 1,82 cm, ama lo sport grazie a papà Luigi, ex insegnante di educazione fisica: ha praticato pallavolo, nuoto e atletica leggera, disciplina nella quale ha gareggiato per l’Ecologica G di Giulianova. Seguendo il fratello maggiore Gianluigi nel Giulianova Basket,  Vittoria si è appassionata alla pallacanestro. Ora è diventata accesa tifosa dell’Olimpia Milano. Le piacciono il cinema («attore preferito Di Caprio») e la buona cucina («quella di mia madre Senida è imbattibile»).

Per scelta personale, ha rinunciato a diversi lavori ed ha deciso di non collaborare con brand che le facciano indossare pelletteria e pellicce. «Una scelta - afferma - che ho fatto per tutela dell’ambiente (ora esistono tanti materiali eco-sostenibili) e degli animali. Non a caso da diversi anni ho escluso anche la carne dalla mia alimentazione».

 

 
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ATTUALITA'
giuliesi nel mondo 2020

 

di Ludovico Raimondi
 
Modella internazionale a Milano
 

Vittoria Camarra, l'angelo veste Armani (e non solo)

 
SETTEMBRE 2020 - Sulle tracce dei giuliesi che in Italia e all'estero  riescono ad affermare il proprio talento e i progetti professionali e di vita, la nostra rubrica ha scoperto una stella di Giulianova che brilla nel firmamento della moda, Vittoria Camarra. A soli 20 anni, la bellissima Vittoria vanta già un lustro da indossatrice in carriera: parafrasando il titolo del famoso film "Il diavolo veste Prada" con Meryl Streep e Anne Hathaway, è un angelo che veste Armani e non solo, con dolcezza accattivante e quel non so che di innocenza un po' felina.

Fresca studentessa del Liceo Scientifico "M. Curie" di Giulianova, Vittoria ha iniziato a sfilare a 15 anni per Alberta Ferretti ed ha poi continuato a incantare nelle passerelle di altre grandi firme della moda internazionale, da Giorgio Armani, appunto, a Dolce & Gabbana, Antonio Marras, Bluemarine, Benetton e persino Daks, i cui abiti sono indossati dalla Regina Elisabetta II d'Inghilterra.

E, naturalmente, non solo passerelle, ma anche servizi fotografici ed editoriali per riviste come Donna Moderna e Grazia, e l'ingresso nel mondo del cinema, interprete della parte di una modella in un film con Maria Grazia Cucinotta.

Dunque, una giuliese tra le top model che, pressoché ragazzina, si è trasferita a Milano, capitale della moda per antonomasia, e da lì è diventata cittadina del mondo, inevitabile per chi sfonda nella sua affascinante professione. Non per caso Vittoria è reduce da intense settimane di lavoro a Monaco di Baviera.

 

 

Vittoria Camarra, come è nata l’avventura?

Ho iniziato a lavorare come modella a 15 anni dopo che un fotografo fiorentino mi ha scoperta e mi ha proposta alla mia attuale agenzia di moda, la “WhyNot models”, con la quale ho firmato fin da subito un contratto. Ho lavorato in diverse località italiane, a Londra, in Germania, in Cina, ho agenzia in Sud Africa e ho avuto opzioni di lavoro in tutto il mondo.

Quali sono le maggiori “firme” per le quali hai sfilato e quelle per le quali ambiresti sfilare?

Ho iniziato a sfilare fin da subito, appena entrata in questo settore. La mia primissima sfilata, a 15 anni appunto, è stata per Alberta Ferretti seguita da Dolce & Gabbana (foto), Antonio Marras, Blumarine, tutti brand che mi hanno confermata in diverse fashion weeks. Ho sfilato a Londra per diversi brand tra cui Daks, indossato dalla Regina. Alcuni brand per cui mi piacerebbe sfilare sono Chanel e Valentino a Parigi.

 

 

 

E quali sono state le sfilate che ti hanno dato le maggiori soddisfazioni?

La sfilata più emozionante è stata sicuramente per Armani che, dopo avermi scelta per Emporio, mi ha confermata subito anche per la linea principale Giorgio Armani. Avevo solo 16 anni ed è stata un’emozione unica.

 

(Qui nella foto)

 

 

 

Come e quanto sta influendo il problema-Covid nel vostro settore?

Purtroppo come tutti i settori, anche quello della moda ha risentito molto del problema Covid. Basti pensare che già ad inizio allarme a fine febbraio, periodo di fashion week, molti brand hanno sfilato a porte chiuse e in formato digitale. I servizi fotografici hanno ripreso a fine quarantena con le dovute precauzioni, mascherine, guanti e tute indossati da make-up artist, truccatori e fotografi. Allo stesso tempo si può dire che l'ecommerce ha ripreso molto bene, dovuto allo shopping on line che nel periodo Covid è incrementato. Speriamo che la moda riprenda al meglio anche perché è uno dei settori che fa girare di più l’economia in Italia e nel mondo.

Il mondo è il tuo mondo? Intendo dire: una modella non sembra avere una vita privata tra viaggi ovunque, sfilate, prove,  orari scanditi e via dicendo. Tu ce l’hai una vita privata?

Avendo iniziato questo lavoro ad un’età molto giovane, ovviamente sono consapevole di non aver trascorso il periodo adolescenziale che hanno attraversato i miei coetanei. Studiavo al liceo scientifico di Giulianova ed ero sempre in viaggio per lavoro quindi non era affatto facile far combaciare le due cose. Così, ovviamente, non ho potuto eccellere a scuola, per quanto fosse sempre la mia priorità, e non ho potuto consolidare tutte le mie amicizie. In più ho dovuto rinunciare a molte opportunità di lavoro. Ma nel mio percorso ho sempre avuto affianco la mia famiglia che ha saputo gestirmi e aiutarmi ad affrontare le diverse situazioni che mi si presentavo. Ora che sono più grande e vivo definitivamente a Milano sono riuscita ad equilibrare di più tutte le cose. Ho un ragazzo stupendo, anche lui modello, che a sua volta ha lavorato per brand importanti, ho tutte le mie amicizie lì e posso dedicarmi di più al mio lavoro di modella.

 

 

 

 

Vittoria Camarra elegantissima in un completo di Giorgio Armani pubblicato su Donna Moderna e Grazia

 

 

 

 

 

 

Modella o indossatrice significa anche soldi, jet set, luci della ribalta e, in contrapposizione, dieta, rinunce, sacrifici. E’ davvero così o sono soltanto luoghi comuni e stereotipi?

Come dicevo già, sicuramente questo lavoro comporta moltissime rinunce. Bisogna essere sempre disponibili, in forma e curati perché si è sempre sotto i riflettori e pronti ad essere sempre sottoposti al giudizio di persone a noi estranee. Per alcuni sei troppo alta, per altri troppo magra, per altri è tutto il contrario. Io sono una ragazza che tiene molto alla salute e al benessere fisico quindi non mi sono mai preclusa niente dal punto di vista alimentare, amo lo sport in generale(praticavo pallavolo e nuoto a livello agonistico) e metto sempre la salute sopra ad ogni cosa quindi non ho mai fatto scelte drastiche. Per quanto riguarda questi luoghi comuni, personalmente ho sempre preso seriamente il mio lavoro, ci tengo ad essere sempre riposata anche perché a differenza di quel che si possa pensare, il lavoro da modella è piuttosto impegnativo e stressante, per di più sono una ragazza che preferisce la tranquillità e le cose easy, di conseguenza non frequento molto la così detta “vita notturna” ma non mi precludo sicuramente qualche serata e festa in compagnia dei miei amici.

In ogni caso, quale “prezzo” paghi e sei disposta a pagare per essere una modella o, meglio ancora, arrivare ad essere top model?

Per quanto riguarda la vita privata e le amicizie, fin da piccolina non riuscivo a consolidarle più di tanto ma ora ho trovato un maggiore equilibrio. Quindi di questo lavoro, come in qualsiasi altro, bisogna accettare i pro e i contro. Tra le varie cose, sono sicuramente disposta a viaggiare per lunghi periodi anche se ciò significa stare lontana dalla mia famiglia e dal mio ragazzo. Ma io sono sempre positiva. Mi piace visitare posti nuovi, parlare in inglese e conoscere culture e gente diverse. Poi il modo di far bilanciare le cose esiste sempre. Il mio ragazzo il mese di agosto mi ha raggiunta per un paio di giorni a Monaco di Baviera visto che siamo stati  lontani per un po’ e ho lavorato quasi tutto il mese nella città tedesca. E se non mi è possibile tornare a Giulianova, mia madre Senida è sempre felicissima di prendere un treno e venirmi a trovare. Senza di lei non sarei arrivata dove sono... E' sempre stata al mio fianco e inizialmente viaggiava quasi sempre con me essendo io solo una quindicenne catapultata nel mondo della moda. Ho avuto anche la fortuna di averla al mio fianco in alcuni backstage importanti, tra i tanti quello di Dolce & Gabbana (foto).

Il cinema e la tv ti stuzzicano?

A me fin da piccolina ha sempre affascinato tanto il mondo del cinema e dello spettacolo. Quindi sì, spero che nel futuro, anche prossimo, abbia la possibilità di far parte di questo ambito. Grazie al mio lavoro, comunque, ho avuto la possibilità di girare a Cinecittà una parte in un film americano intitolato “Wonderwell”, ancora in attesa di uscita. Ho interpretato la parte di una modella e ho avuto il piacere di essere a fianco dell’attrice Maria Grazia Cucinotta, della pop star Rita Ora e dell’attrice Carrie Fisher, che è venuta a mancare poco dopo e questo, pertanto, è stato l’ultimo film in cui ha recitato.

Cos’è la normalità per Vittoria Camarra, gustare la famigerata fetta di pane con nutella e indossare t-shirt e jeans?

La mia normalità è stare con gli amici, il mio ragazzo, passeggiare, guardare film e serie tv accompagnati da una bella ciotola di pop corn o gelato, andare al cinema e a mangiare una bella pizza in compagnia delle persone che amo. E sicuramente passeggiare sul lungomare di Giulianova ogni volta che torno a casa.

 

 

E la gioventù?

La mia gioventù l’ho trascorsa giocando tantissimo all’aperto, praticando tanto nuoto d’estate con mio padre Luigi che, da ex insegnante di educazione fisica e maestro di diverse discipline sportive, mi ha insegnato anche a nuotare. In più ho praticato ginnastica ritmica da piccolina per poi passare alla pallavolo. Ho dedicato un bel periodo a questo sport che mi ha dato tanto. Passavo diverse ore al Palacastrum e, per lo più, mi allenavo anche con la rappresentativa regionale. E poi devo ringraziare anche mio fratello Gianluigi se seguo lo sport. Ha 6 anni più di me e mi ha avvicinato in particolare alla pallacanestro. Quando ero più piccolina lo guardavo giocare per il Giulianova Basket ed ero la sua più grande tifosa. Penso che ora sia lo stesso al contrario, che sia lui a fare il tifo per me, infatti mi ha sempre spronata e incoraggiata nel mio lavoro fin dal primo momento. A Milano la mia passione per il basket è ora riversata sull'Olimpia, che seguo al Forum appena posso. Tra le mie attività passate, ricordo di avere suonato il violino nei tre anni di scuole medie e nel tempo libero amavo andare al cinema e stare con le amiche. Poi, come ho già detto, la mia fase adolescenziale è stata completamente diversa da quella dei miei coetanei, avevo altri pensieri e altre priorità, visto che ho iniziato a viaggiare per lavoro a 15 anni.

Qual è stata e qual è la tua modella preferita? E perché?

Non ho una modella preferita in assoluto. Ammetto che mi piacevano tanto quelle degli anni '90, ma mi piaceva in generale di più la moda del periodo. Le modelle potevano sfoggiare la loro personalità in passerella e mi piaceva che anche le loro “forme” fossero apprezzate ed esaltate più di quanto avvenga ora. Se dovessi sceglierne alcune più recenti direi sicuramente Adriana Lima, Gisele Bundchen e Doutzen Kroes che apprezzo tantissimo per il loro impegno umanitario. Ma questa è una cosa che fortunatamente si riscontra sempre di più nelle persone di successo e dovrebbe essere un esempio per chiunque.

Il personaggio che ti ha colpito in particolare frequentando il mondo della moda?

Di personaggi ne ho visti e incontrati tanti. Sicuramente è stato simpaticissimo lo stilista di un brand per cui ho lavorato a Londra. Mi ricordo che stavo facendo i fitting per la sua collezione che poi avrebbe sfilato nella fashion week londinese. Indossavo un abito lungo. Di colpo prende un paio di forbici e inizia a “distruggerlo”. Fu simpaticissimo il modo che ebbe di ritagliarlo, sembrava stesse facendo un casino invece ne uscì un vestito corto completamente diverso da quello iniziale. Lo dedicò a me e scelse di farmi indossare proprio quell’abito alla sua sfilata, che fu spettacolare.

Quando torni a Giulianova la vedi troppo piccola adesso o è un tuffo nella “dimensione umana” che ti fa respirare un po’?

A Giulianova non ho lo stress, che ho ad esempio a Milano, di dover fare tutto di fretta, di correre per raggiungere casting nelle diverse zone della città, di ricevere chiamate di lavoro anche last minute ma soprattutto amo risvegliarmi con il cinguettio degli uccelli e poter stare con la mia famiglia. Infatti ammetto che quando trascorro lunghi periodi in città ho la sensazione che “mi manchi l’aria”. Mi manca l’aria pulita di mare e la tranquillità di Giulianova. Qualche giorno nella mia città natale mi fa proprio stare bene ma poi sentirei comunque il bisogno di riprendere i miei ritmi e la mia vita a Milano. Non potrei immaginare il mio futuro a Giulianova perché sicuramente le opportunità che offrono città grandi come Milano sono uniche. La mentalità è completamente diversa, è apertissima (e a Londra ancora di più!) e Milano è una città super organizzata che non ti annoia mai. Giulianova, però, è casa mia e non appena mi è possibile prendo un treno e ne approfitto per tornarci.

La domanda per tutti i Giuliesi nel mondo: se ti dico Cupola di San Flaviano, cosa ti viene in mente d’acchito?

Penso sia il simbolo principale di Giulianova, mi fa venire in mente la maestosità e la storia del nostro paese la cui caratteristica è sicuramente la capacità di essere una città di mare stupenda e rilassante che allo stesso tempo, nella parte alta, nasconde tanta storia e cultura da ammirare e conoscere. Mi fa tanto piacere sapere che quando nomino la mia città di provenienza a Milano o ovunque mi trovi per lavoro, quasi tutti la conoscono, perché magari ci sono passati almeno una volta o per averci trascorso qualche giorno di vacanza. E io, naturalmente, metto sempre una bella parola su Giulianova.

 
(foto poste a disposizione e autorizzate da Vittoria Camarra, che ringraziamo)
 

  Testata giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della Stampa del tribunale di Teramo