ROCCA SAN
GIOVANNI (Ch),
18.12.2012
(Numero 7)
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Rocca San Giovanni
(Ch) Alt. m155 Nome abitanti: Roccolani N
abitanti: 2379 Patrono: San Matteo, 21 settembre
E’ situata nell’Abruzzo Citeriore e si affaccia
sulla Costa dei Trabocchi.
Il Toponimo:
è l’abate di San
Giovanni in Venere Oderisio I a dare il nome
alla città
Stemma:
tre torri merlate
su un ponte
Chiese e Monumenti:
Chiesa Parrocchiale di San Matteo,
che si rifà all’Abbazia di San Giovanni in
Venere (opera della fine XI sec). Si distinguono
la torre campanaria, unica superstite delle tre
rappresentate sullo stemma comunale, il portico
d’accesso alla chiesa, copertura monofastigiata
a tetto visibile; presbiterio e portale arcuato.
Palazzo comunale (XIX sec), elementi di
rilievo sono: porticato a tre archi, balcone con
balaustra, scalinata a tre rampe. Torrione
Medievale dei Filippini (XIII sec), elementi
architettonici importanti: mura in ciottoli di
pietra delle zone limitrofe con inserimento di
letti di mattoni a vista.
Musei:
Centro di
documentazione del Territorio per lo sviluppo,
in collaborazione con altri comuni, della Costa
dei Trabocchi
Folklore:
Sagra del
coccodrillo, Festa del Cristo degli Abissi, in
onore della statua bronzea realizzata
dall’artista Pancella, posta sui fondali di
Rocca San Giovanni, Festa di San Matteo, Vianova
delle arance, Festa dell’emigrante, Festa della
natura, Festival della fisarmonica
Agricoltura:
viticoltura,
piantagioni di agrumeti e uliveti, coltivazione
di cereali, asparagi selvaggi
Artigianato:
costruzione di
imbarcazioni non dissimili da quelle
prodotte dai mastri d’ascia di San Vito Chietino,
lavorazione del ferro battuto, del legno e della
ceramica
Prodotti tipici:
Famose sono le arance dei giardini rivieraschi,
ma anche il vino e l’olio, sia quello
extravergine d’oliva, che quello Dop,
aromatizzato al limone o al peperoncino. I
piatti e dolci tipici di questa terra sono:
Palazzole, a base di seppie, sardine o acciughe;
Cellipieni, dolce d’uvata, mandorle e
cioccolato, spaghetti alla chitarra o alla
trappetara, con aggiunta di verza e peperone
secco; fagioli in camicia cotti nei tegami di
coccio dell’area frentana. |