Direttore  Responsabile Ludovico RAIMONDI

Collaboratore Vincenzo RAIMONDI

www.giulianovailbelvedere.it, sede legale a Giulianova (Te), Viale dello Splendore 12/a
Redazione
Opinioni
WebCam
Meteo
I ricordi
Fotogallery
Link vari
Attualità/Cultura

Le cartoline dell'Abruzzo

di Chiara Nicolò

 

Bugnara, la culla del formaggio pecorino

 
Le cartoline dell'Abruzzo di Chiara Nicolò, Numero 10, 8.1.2013: Bugnara, la culla del formaggio pecorino
 

BUGNARA (Aq), 8.01.2013 (Numero 10) - Bugnara (Aq) Alt m. 580 Nome abitanti: Bugnaresi N° abitanti: 1193 Patrono: Madonna della neve, 5 agosto.

Fa parte della comunità montana Peligna, ed è situata nell’Abruzzo Ulteriore II, territorio ancora oggi discusso dagli storici.

Il toponimo è incerto. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella secondo cui derivi dal latino bonae ara, altare della dea delle messi.

Stemma: tre bande d’argento su sfondo blu

Chiese e monumenti: Chiesa del SS Rosario dalla pianta ad aula (XVII sec). Elementi architettonici importanti: altare massiccio in marmo intagliato, pulpito in legno decorato, nicchia ad arco tondo con otto altari laterali. Santuario della Madonna della Neve, a tre navate, (edificato intorno all’anno Mille), conosciuto anche sotto il nome di Chiesa delle Concanelle. Elementi di rilievo: pavimentazione del tempio originale a spina di pesce e lapide in onore di Helvia, sacerdotessa della dea Bona. 

Queste chiese testimoniano un evidente amore per la sobrietà e la chiarezza delle forme dove l’elemento medioevale prevale su quello cistercense.

Palazzo ducale (XII sec), detto Rocca dello Scorpione o del Castello. Tra le architetture civili abruzzesi viene ricordato per i cunicoli sotterranei costruiti a difesa dei cittadini. Elementi notevoli, oltre alle mura circostanti, sono due torrette.

Folklore: Festa della Madonna della neve con cavalcata processionale; Sagra del formaggio pecorino prodotto con antichi metodi di lavorazione utilizzati, a quanto dicono gli esperti di culinaria, solo dai pastori bugnaresi, e nota con il nome di "cagliata"; Sagra del grano, dove si rievocano l’arte contadina e le fasi della raccolta e della lavorazione di pasta e pane.

Agricoltura: allevamento ovino e caprino, coltivazione di erbe medicinali, di cereali, ortaggi, frutta, vite e olive.

Prodotti tipici:  formaggio pecorino certificato col marchio DE.C.O, che è la carta di identità di un prodotto di denominazione comunale; il tartufo, tutta la città è stata inscritta nella Carta della vocazione tartuficola della Regione Abruzzo.

Artigianato: fabbricazione e restauro di organi da chiesa a canne di piombo, più raramente di legno.

 
  Chiara Nicolò
Chi è Chiara Nicolò
 
Precedenti
Numero 9 (1.01.2013)
Abbateggio, la città delle solide tradizioni

Numero 8 (26.12.2012)

Villalago, la città dei laghi scomparsi
Numero 7 (18.12.2012)
Rocca San Giovanni, la città delle arance rivierasche
Numero 6 (11.12.2012)
Pescocostanzo, la città del pesco sulla roccia
Numero 5 (4.12.2012)

Caramanico Terme, città dolce come il miele

Numero 4 (27.11.2012)
Santo Stefano di Sessanio, la città della rinascita
Numero 3 (20.11.2012)
Guardiagrele, la città della pietra
Numero 2 (13.11.2012)
Civitella del Tronto, non solo Fortezza

Numero 1 (6.11.12)

Anversa degli Abruzzi, il gioiello dei pignatari

 
 
 
 

  Testata giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della Stampa del tribunale di Teramo