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Attualità/Cultura

Le cartoline dell'Abruzzo

di Chiara Nicolò

 

Castel del Monte, terra dei pastori

 
 

CASTEL DEL MONTE (Aq), 15.01.2013 (Numero 11) - Castel Del Monte (Aq) Alt m. 1346 Nome abitanti: Castellani N° abitanti: 508 Patrono: San Donato, 07 agosto

Il centro abitato fa parte della Comunità montana di Campo Imperatore e del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. E’situato nell’Abruzzo Ulteriore II. Fra le province abruzzesi il territorio aquilano, di cui fa parte Castel Del Monte, è l’unico a non avere sbocco al mare. Castel Del Monte è terra di profonde costumanze pastorali, montagne e pianori sono le caratteristiche geografiche più rilevanti di questo centro ricordato per il perpetuarsi di abitudini pastorali primitive.

 

Il toponimo deriva dal latino Castellum de Montis ed indica un centro fortificato tra le montagne.

Stemma: castello d’argento, merlato a sei punte e torricellato di un pezzo centrale, 5 colli d’oro, il centrale più emergente. Secondo altri storici si tratta di cinque porte d’ingresso come documentano alcuni bassorilievi scolpiti su un altare della Chiesa di San Marco.

Nelle architetture civili e religiose si trovano fusi, con semplicità e originalità, elementi latini e lombardi. Il tessuto urbano si dilegua in quello rurale. La popolazione costituisce un nucleo demografico sostanzialmente isolato. Il turismo estivo ed invernale caratterizza questo centro, in passato culla dell’allevamento ovino.

 

Chiese e monumenti: Chiesa di San Rocco (XVII sec) eretta dai superstiti della pestilenza, elementi architettonici importanti: facciata a vela rettangolare, altare in legno decorato e dorato. Chiesa della Madonna del Suffragio (XV sec), sede della confraternita Compagnia delle anime del Suffragio, elementi di rilievo: sala a pianta rettangolare ad un’unica navata, altare maggiore in legno con modanature dorate, altari laterali in oro zecchino. Chiesa Matrice di San Marco, la più antica di tutte le chiese del borgo, elementi architettonici importanti: portale laterale, cupola nascosta all’esterno dalla torre campanaria. Chiesa di Santa Caterina  (XVIII sec) vecchia sede della Congregazione della SS Annunziata,  importante portale e notevoli arredi interni, croce ed organo ottocenteschi. Chiesa della Madonna delle Grazie, mura esterne in pietra calcarea, portale in legno, piccole finestre quadrangolari, campanile a vela. Chiesa di San Donato fuori le Mura (IX sec) elementi architettonici importanti: navata unica con pareti laterali divise in più ambienti, copertura a botte. Palazzo del Governatore (XV-XVI sec) elementi di rilievo: portale cinquecentesco, bifore ornamentali. Due camini cinquecenteschi valorizzano il salone interno. Palazzo Colelli caratteristico per il loggiato e il torrione.

Musei: Museo della Pastorizia dove si conserva l’abbigliamento e il corredo del pastore realizzati in lana. Importante è l’attrezzatura pastorale in legno ricavata, soprattutto, da alberi da frutta. Museo dell’arte della lana, dove si conservano telai, arcolai, vestiti e coperte tipiche. Nel paese si ricordano altre strutture museali.

 

Folklore: Festa in onore di San Donato, fiaccolata in onore di Santa Maria Assunta, Processione della Madonna dei pastori, legata alla pratica della transumanza. Festa del patrono, Presepe vivente.

Agricoltura: coltura di patate, legumi e verdure tra le quali si ricordano particolari piantine selvatiche dette volacri, allevamento ovino, lavorazione dei formaggi.

Artigianato: lavorazione della pietra, utilizzata per la realizzazione delle case mura, costruzioni erette a difesa della popolazione e per la realizzazione degli sporti, gallerie che coprono le vie del paese, al di sopra delle quali sorge il borgo; lavorazione della lana, Castel del Monte è il terzo centro italiano per la raccolta della lana derivante dalla tosatura degli ovini.

Prodotti tipici: Marcetto, speciale crema piccante di formaggio pecorino fermentato, il Canestrato formaggio pecorino a pasta dura,  più volte premiato, e la chiaranese, carne di pecora cotta con vari sistemi.

 
  Chiara Nicolò
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