CASTELLI (Te),
22.01.2013
(Numero 12) -
Castelli
(Te) Alt m. 497 Nome abitanti: Castellani N°
abitanti: 1274 Patrono: Sant’Eusanio, 8 maggio.
Fa parte della comunità montana Gran Sasso e
Monti della Laga, ed è situato nell’Abruzzo
Ulteriore I. E’ noto come il paese dei
ceramisti, artigiani fedeli alle loro
lavorazioni e alle forme economiche e sociali.
Castelli, fin dal Rinascimento, rileva
attraverso i suoi ceramisti un gusto di chiara
sobrietà. Furono proprio queste qualità
artigianali a distinguere l’artigianato
castellano da quello di altri centri ceramici
abruzzesi e non nei quali si riscontrano eccessi
ornamentali dovuti a stili successivi, quali il
barocco.
Il toponimo,
che compare per la prima volta
nel XII sec, deriva dal latino castellum,
fortezza, forma che assume la città, un insieme
di piccole case su di uno strapiombo
inaccessibile sia se si provenga da nord o da
sud, sia se si volesse aggredirlo da est o da
ovest.
Stemma:
castello merlato con torre centrale e due
laterali
Chiese e monumenti:
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni
Battista in stile rinascimentale (XVI sec),
elementi architettonici importanti: scalinata in
pietra locale, chiostro con loggiato e colonne
laterali, pala d’altare in ceramica attribuita a
Francesco Grue, cappella della Santa Croce con
29 piastrelle maiolicate, resti di pulpito
provenienti dall’Abbazia di San Salvatore.
All’interno della parrocchiale si conserva una
scultura medievale policroma ricavata da legno
di quercia. Chiesa di San Donato (XVII
sec), dedicata alla Madonna del Rosario ed
edificata su di una piccola struttura di
campagna già esistente, elementi di rilievo:
soffitto maiolicato del ‘400, detto dalla
critica la Sistina della Maiolica. I mattoni
dipinti raffigurano simboli araldici, animali,
decorazioni floreali e anche modi di dire.
Chiesa di San Rocco (sorta nel XV sec e
ricostruita successivamente), elementi
architettonici importanti: portale in pietra e
affresco della Madonna lacrimante, ad opera di
Andrea de Litio. Chiesa di Santa Maria di
Costantinopoli (XVII sec) con chiostro
affrescato di autore sconosciuto.
Musei:
Museo delle ceramiche adibito nel convento dei
francescani, dove sono esposti frammenti di
scavo, piastrelle da pavimento delle più
svariate epoche, vasi farmaceutici antichi,
opere che vanno dall’alto medioevo ad oggi,
donate, spesso, dagli stessi cittadini. Il Museo
ospita importanti lavori di artisti locali delle
famiglie Grue, Gentile e Cappelletti. Istituto
Statale d’arte per la ceramica dove si
conservano il presepe monumentale e la raccolta
internazionale di ceramica moderna con oltre 300
opere provenienti da tutto il mondo.
Folklore:
Festa patronale di Sant’Eusanio, festa di San
Rocco, Lancio del piatto, dove i castellani e
soprattutto i turisti lanciano, in gara tra
loro, dal belvedere, piatti di terracotta
deformati dalla prima cottura.
Agricoltura:
allevamento
Artigianato:
grazie all’alta presenza di argilla nel
territorio, ricca è la produzione di maioliche
dipinte e raffinate già a partire dai primi del
500. I colori dominanti sono il giallo, il verde
e l’azzurro, il rosso viene sostituito
dall’arancione. Creazione di anfore e
lavorazione di porcellana a seguire.
Prodotti tipici:
la città è famosa per: i maltagliati con voliche,
tipica verdura selvatica; le mazzarelle,
involtini ripieni di lattuga e interiora di
agnello; le scrippelle m’busse, utilizzate per
timballi; li tajarille, tagliolini fatti in casa
con fagioli. |