NEW YORK,
21.8.2015
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Tre anni or sono, accompagnato da 91 primavere,
Angelo Dundee, il famoso "re dei re" del mondo
guantato si è diretto alla volta di un luogo che
aveva sognato da tempo per gli ultimi anni
della sua gloriosa carriera.
Angelo Mirena, quinto figlio di Angelo e
Filomena Danelli, aveva adotta quel nome d’arte
inventato da un suo amico che aveva scelto il
medesimo nome qualche anno prima. Il giovane
Dundee divenne ben presto Capo allenatore della
Palestra Sullivan di New York, quindi con suo
fratello “Cris” assunse l’incarico di direttore
della Florida Fifth Street Gim. Nel 1968 venne
assunto per preparare a diventare grande il
musulmano Muhammad Ali (Cassius Clay) cui fece
seguito una fitta fila di pugili di ogni
categoria, e prontamente la Boxing Writer
Association lo nominò "Manager dell’anno”.
In
effetti, Dundee era un fratello, un padre, un
infermiere dei suoi poulain, ai quali, spesso,
prestava soldi senza mai riaverli indietro.
Boxe Match, a suo tempo, rivolse 20
domande al cordiale Angelo Dundee, ma col
passare del tempo, altre domande più adeguate
alle circostanze ci hanno spinto a fornire
domande più inerenti al suo successo.
Eccone il risultato.
La
penna di Lino Manocchia
20
DOMANDE A…. ANGELO DUNDEE
Dundee con Cassius
Clay
Il
pugilato italiano è superiore a quello
americano: per qual motivo?
«Oggi
è superiore ma non so spiegarne la ragione»
(evidentemente Dundee è un conformista n.d.r)
Esiste un pugile che potrebbe avvicinarsi alle
figure di Louis o Marciano?
«Sì,
Clay, se parlasse di meno»
Oggi qual è il segreto del successo tra le
dodici corde?
«Le
chiacchiere»
Qual è nella vita la cosa che la spaventa di
più?
«Un
pugile che non sa tirar di mano»
Giustifica più un pauroso o un non-tecnico sul
ring?
«Direi
ad ambedue di andare a pescare»
Qual
è il male del secolo del pugilato?
«I
troppi soldi in ballo ed i pochi pugili di
valore»
Tiene conto delle critiche dell’opinione
pubblica?
«Sì,
specie quelle di voi giornalisti»
Quali pugili pugili italiani definirebbe
“bravissimi”?
«Tutti
e nessuno»
Considera il mercato pugilistico una “fonte
d’oro?
«Decisamente
sì. Magari fosse lo stesso in America.
Queste tasse ci rovinano»
Lei è ricco?
«Che
domanda!»
Chi sono i tre pugili più grandi di tutti i
tempi?
«Marciano,
Robinson e Louis»
La
Tv era un male per la Boxe?
«Così
dicono. Io ne ho ricavato benefici finanziari»
Lei è per uno zar del boxing americano?
«No
comment»
E’
superstizioso?
«Sì,
qualche volta»
Come allenatore ha dei difetti?
«Come
ogni uomo di questa terra»
Qual è la differenza tra il pubblico italiano e
quello americano?
«Il
primo osserva il bello, il secondo vuole il
sangue»
In
un mondo senza pugilato cosa avrebbe fatto?
«Il
banchiere»
Che cosa le ha insegnato la sua professione?
«A
far uso del cervello»
Quando parla, invece, con i suoi poulain, cosa
insegna principalmente?
«A
loro insegno a fare uso della calma prima ancora
di usare i pugni»
Lei crede in Clay e
Liston?
«No
comment»
Si farà il match di
rivincita?
«Andiamo
a bere qualcosa!..»
Il
1° Febbraio 2012, dopo aver festeggiato i suoi
90 anni, Dundee prendeva il volo verso altre
arene e palchi cordati. |