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Le cartoline dell'Abruzzo

di Chiara Nicolò

 

Opi, la fortezza nel parco

 

OPI (Aq), 5.2.2013 (Numero 14) - Opi (Aq) Alt m. 1250 Nome abitanti: Opiani N° abitanti: 441 Patrono:  San Giovanni Battista, 24 giugno.

Fa parte della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia. E’situato nell’Abruzzo Ulteriore II. Per posizione geografica, è ubicato all’interno del Parco Nazionale dell’Abruzzo, del Molise e del Lazio, parco tra i più antichi d’Italia. L’inverno è ricco di nevicate. Tra i numerosi boschi di faggio si distendono coltivazioni di ulivi e viti.

Il toponimo: secondo una versione suggestiva il lemma deriverebbe da Ope, divinità Sabina assimilata alla dea romana dell’abbondanza. Secondo una versione più realistica, deriverebbe dal latino oppidum, castello o fortezza.

Stemma: castello a tre torri, la centrale più alta e sovrastata da corona turrita

Chiese e monumenti: Chiesa di Santa Maria Assunta (XII sec) di stile romanico, elementi architettonici importanti: campanile ristrutturato intorno al ‘500, che differisce dalla costruzione duecentesca. Cappella di San Giovanni Battista (XVII sec).

Musei: Museo del camoscio, struttura che arricchisce il territorio di Opi. Al suo interno, assieme alle carte rilevate dall’Aeronautica militare, si conservano antiche cartine redatte da sconosciuti agrimensori. Nel Museo si può anche ammirare un plastico relativo all’ampiezza del Parco Nazionale dell’Abruzzo, del Molise e del Lazio. Si può visitare anche un centro dedicato al Museo dello Sci e della Montagna.

Folklore: la ricorrenza del Corpus Domini avviene ogni prima domenica di luglio. Per la festa, oltre ai tipici altarini, comuni ad altri paesi, le principali vie del centro vengono ornate con percorsi di petali di fiori di rose, solitamente di forma geometrica. Tutta la popolazione è invitata, dalle Autorità, a realizzare decorazioni con petali di rose per la buona riuscita dell’Infiorata, la cui tradizione viene fatta risalire al Seicento.

A Natale, subito dopo la messa della mezzanotte, si accende lu catozze, in onore di Gesù. Altra festa rinomata è quella di Sant’Antonio Abate, durante la quale, invece, i contadini usano benedire e fare accoppiare i propri animali.

Agricoltura: ottimizzazione della produttività di foraggi freschi e agricoltura biologica. L’economia, considerata la posizione geografica del paese, è in prevalenza boschiva e pastorale.

Artigianato: lavorazione del legno e del ferro battuto.

Prodotti tipici: Nell’antichità, piatto di grande rilevanza era quello fatto di fette di pane raffermo inumidite nel siero caldo, dette M’paniccia. Altra pietanza tipica era il mazzapico, formaggio di mucca con zucchero e cannella.

 
  Chiara Nicolò
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