LANCIANO
(Ch),
16.4.2013
(Numero 21) -
Lanciano
(Ch) Alt m. 275 Nome abitanti: 36147 N°
abitanti: Lancianesi Patrono: Madonna del Ponte,
16 settembre
E’ ubicato nell’Abruzzo Citeriore. Città dalle
antiche origini, è situata su di un pendio, tra
colline e pianura costiera.
Il toponimo
deriva dal latino Anxanon o Anxanum,
romanizzazione del nome latino.
Stemma civico:
lo stemma si presenta con uno scudo inquartato.
In un angolo in alto compare il sole, nell’altro
è disegnato un giglio, nel terzo in basso a
sinistra è ripetuto un altro giglio e, infine,
in basso a destra un monte a tre cime. Nella
parte centrale è raffigurata una lancia
attraversata da una sbarra con sei raggi e tre
stelle.
Chiese e
monumenti:
Basilica della Madonna del Ponte
così chiamata perché costruita su un ponte
romano a tre archi. Elementi di rilievo:
facciata incompiuta e torre campanaria a
sinistra del prospetto alta 37 metri. La
Basilica è il risultato di più stili,
dall’impianto classicheggiante, si passa a
quello rococò.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
costruita nel XIII sec sulle rovine di un
edificio sacro ancora più antico. Elementi
architettonici importanti: a) scalinata che
conduce alla facciata; b) portale principale con
colonne binate e lunettate al cui interno è
collocata in basso rilievo una Crocifissione
realizzata da Francesco Petrini; c) rosone
notevole per impianto decorativo.
Ex Convento di Sant’Agostino,
sito nella zona di Lanciano Vecchia, con
chiostro con cisterna limitrofa e facciate con
mattoni a vista prive di decorazioni.
Chiesa di Sant’Angelo della Pace
(XV sec), la più grande della città, ospita 50
frati, un lanificio e una biblioteca. Elementi
architettonici importanti: campate a volta a
crociera, portale con arco a
sesto acuto, campanile posto lateralmente.
Chiesa di San Francesco
(XIII sec), custode del Miracolo Eucaristico
(d’improvviso l’ostia divenne carne ed il vino
divenne sangue).
Tra le architetture civili si
ricordano:
Palazzo dell’Arcivescovado
(XVI sec), elementi di rilievo: facciata dipinta
di rosa con alcuni mattoni a vista, portale in
arenaria.
Palazzo Brasile
con facciata barocca;
Palazzo De Angelis,
progettato da Gino Coppedè a cavallo tra il XIX
e il XX sec, oggi sede di un istituto di
credito, con facciata monumentale, suddivisa in
tre campate.
Palazzo De Crecchio,
di inizio 800, a base quadrangolare, con
facciata con timpano triangolare.
Musei:
Museo Diocesano, all’interno del palazzo del
Seminario, dove sono esposti oggetti provenienti
dalla Cattedrale, come il Crocefisso
quattrocentesco sbalzato e niellato di Nicola da
Guardiagrele o i paramenti ottocenteschi
appartenuti all’arcivescovo Francesco Maria De
Luca. Casa Museo di Federico Spoltore, dove sono
esposte le sue opere. Museo della Transumanza,
nelle Chiesa di Santo Spirito, con una sala
mostra. Museo Civico con reperti archeologici
che vanno fino all’Alto Medioevo e preziose
ceramiche medievali scoperte nel 1993 durante
gli scavi nel Santuario del Miracolo
Eucaristico.
Folklore:
La festa di San Biagio che, ricorre ogni 3
febbraio, si celebra subito dopo la messa
serale. Il rito dell’unzione della gola è legato
alla figura di San Biagio, medico, santo
ausiliatore, che curava i malanni della gola. La
festa del Dono, ogni 8 settembre, da tutte le
contrade, arrivano numerose contadine con le
conche abruzzesi sulla testa, ricolme di grano e
di primizie dei campi, per darle alla Madonna
del Ponte, protettrice della città. Rievocazione
del Mastrogiurato, ogni prima domenica di
settembre, scegliendo tra i quartieri storici,
l’uomo che dovrà impersonarlo e che dovrà
prestare giuramento, davanti ad una folla in
costume d’epoca.
Agricoltura:
lavorazione e produzione di cereali, ortaggi,
uva, olivo e tabacco. Produzione di olio e vino
doc.
Artigianato:
Lanciano è una delle tre capitali
dell’artigianato della provincia chietina; le
altre sono Guardiagrele e Vasto. A Lanciano
ferve l’artigianato più vario, su tutti i
settori primeggia la lavorazione della
terracotta. Tra gli oggetti più famosi si
ricorda la campanella di Sant’Egidio (e il
proverbiale detto: io do una campanelle a te, tu
hai già dato la campanella a me). La città
conserva nelle sue chiese esempi di artigianato
artistico dell’oro e dell’argento come calici,
ostensori e croci processionali e stanziali, ma
tra le oreficerie spicca l’ostensorio che
racchiude il reliquario del Miracolo
Eucaristico.
Prodotti tipici:
variegata è la cucina lancianese che abbraccia
sapori forti e delicate prelibatezze. Dal
baccalà con sedano, al pane abbrustolito con
salsiccia di fegato, a quello con crema di fave. |